lunedì 27 aprile 2015

Rapporto audio buco nero 516, esploratore 333 - propongo la radiazione dall'Ordine


“Sapete cosa si prova ad attraversare un buco nero? Più o meno la stessa sensazione di ficcarsi un aspirapolvere acceso nel culo. Le viscere si rimescolano come se stessi venendo smontato e rimontato.
Col cazzo che accetto un’altra missione di ricerca. Avrei già dovuto smettere dopo essere tornato bambino nell’universo a quattro dimensioni in cui il tempo cambiava ogni fottuto anno luce percorso. Ditelo pure al presidente, dopo questa me ne vado in pensione. Che il pianeta e l’universo vi vadano bene o no.
Quasi un mese fa, ormai, il buco nero del culo dell’universo mi ha sputato vicino a un sistema solare, secondo i miei calcoli in questo universo il Big Bang è avvenuto circa quattro miliardi di anni fa, ergo il pericolo di Big Freeze è lontano. Grazie allo scanner ho individuato un pianeta con caratteristiche adatte a ospitare la vita,  ricoperto da vegetazione e grandi oceani, le rilevazioni termiche non hanno indicato la presenza di grossi esseri viventi, il rischio di conigli giganti carnivori è scongiurato. Dopo essere atterrato e aver esplorato un po’ la zona ho deciso di chiamarlo Eden, il pianeta sembra davvero il giardino descritto nella Genesi; le piante non ho idea di che tipo siano, alcune sono davvero gigantesche, i loro fiori sono molto colorati, ho mangiato qualche frutto e non ho avuto la dissenteria, buon segno.
Ho anche scoperto da qualche settimana che qui su Eden vivono degli esseri incredibilmente simili ai nostri primati, sono alti circa un metro e mezzo. Dovreste vederli, pensano che io sia una specie di Dio e ogni giorno mi lasciano all’entrata della nave mucchi di frutta. All’inizio lo trovavo divertente, ma sto iniziando seriamente a rompermi il cazzo di tutta questa frutta, purtroppo non trovo nessun animale selvatico nei dintorni a parte queste scimmie. Si troveranno bene quei salutisti fissati con le loro diete ricche di fibre.
Comunicare con i nativi è semplice: non mi sarei mai aspettato che delle scimmie fossero così intelligenti, mi capiscono a gesti, per farseli amici basta dargli un po’ di cibo e qualche pacca sulla testa, persino i maschi alfa si sottomettono.
Qualche volta mi hanno anche offerto le loro femmine, sulle prime ho rifiutato ma poi ho pensato che non ci sarebbe stato nulla di male. Le tette pelose non sono il massimo, tuttavia, dopo tre anni di criosonno e a un universo dal depilatore elettrico più vicino, uno non può permettersi di fare lo schizzinoso. Come diceva mio nonno: “in tempo di guerra…”
Ho raccolto un po’ di campioni d’aria, di terra, e di acqua. Penso che questo sia il pianeta ideale dove vivere e ricostruire la civiltà, mandate la prima colonia con qualche coppia di animali, e anche delle bistecche. Molte bistecche.
Il portale per questo universo si aprirà a cento milioni di chilometri, quasi a metà fra Marte e la Terra, il 25 dicembre terrestre, ore 00:43. Rimarrà attivo per una decina d’anni, vedete di muovervi.
Non appena avrò una vostra conferma spedirò i nativi in un sistema vicino con la navicella di scorta, ho trovato un pianeta straordinariamente simile alla nostra Terra, se la caveranno. Penso che  sia meglio così. Conoscendovi, li vorreste usare per i vostri esperimenti e mi dispiacerebbe vederli massacrati, son simpatici. Uno mi ha anche regalato un omino fatto con gli stecchi, è davvero fantastico come stuzzicadenti.
Non mando proprio tutti i nativi via, tengo con me un paio di bellezze locali, di certo non ho intenzione di aspettarvi per dieci anni nel criosonno, quel coso mi scombussola lo stomaco e la testa,  non mi importa se per quando arrivate sono già crepato… anche se vivere per dieci anni mangiando solo frutta non mi alletta molto… diciamo che questo punto non l’ho ancora deciso, magari mi scongelo ogni tanto.
Fate in fretta con le bistecche, e anche con la carta igienica, sembra una cazzata ma pulirsi con le foglie non è comodo come credevo, bisogna stare attenti a che foglia si sceglie.
Qui esploratore numero 333 a Colonia Madre dell’Universo Origine, passo e chiudo."


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